Cinema

I love shopping

I love shopping

C’è una Robecca Bloomwood nascosta in ogni ragazza media dei paesi occidentali. Basta saperlo e non s’incorrerà in disastri finanziari a più zeri. Perché l’allegra protagonista di libri e film è una spendacciona compulsiva, capace di collezionare le carte di credito nel portafoglio e i vestiti nell’armadio fino a degenerare. Dodici carte magiche riescono a soddisfare tutti i suoi bisogni perché i “negozi sono meglio degli uomini”. Gli estratti conto si accumulano, abilmente nascosti sotto il letto e gli impiegati del recupero crediti diventano una fobia costante. Serviranno una rivista monotematica sul risparmio e un capo bello e intelligente per riportarla sulla retta via. A John Goodman è affidata al battuta più bella che rivolge alla figlia in riva al lago: “Se gli Stati Uniti possono sopravvivere con il debito che hanno, puoi farlo anche tu”. Il regista P. J. Hogan, già autore di “Le nozze di Muriel” e “Il matrimonio del mio migliore amico” realizza una pellicola senza fiori d’arancio, ma non dimentica tutti gli altri elementi della commedia romantica. Isla Fisher non nasconde la sua propensione per questo genere di film e il suo curriculum lo conferma, piacevole presenza maschile al suo fianco è Hugh Dancy. Kristin Scott Thomas interpreta la direttrice finto snob della rivista di moda patinata e per quanto sia brava si rimpiange la perfida Miranda Pirestly del “Diavolo veste Prada”, crudele e spietata, senza un capello fuori posto. Nonostante la costumista sia la mitica Patricia Field, che si è creata nome e fama grazie all’impronta inconfondibile nel telefilm Sex and the City, il guardaroba sul grande schermo non è da capogiro. Buona invece la scelta di spostare l’ambientazione da Londra a New York: la capitale inglese sarebbe risultata forse troppo grigia per il copione. Pellicola brillante, lunghetta (dura quasi due ore), senza intoppi e riesce perfino a sfiorare le tematiche attuali della crisi economica. Osservando il tutto attraverso un paio di occhiali da sole con le lenti rosa, ovviamente.